Overblog
Edit page Segui questo blog Administration + Create my blog
Marco Laudonio

Lo scontrino blu

Scritto da Marco Laudonio Con tag #evasione fiscale, #pd, #scontrino blu, #cortina, #Mario Monti, #economia, #guardia di finanza

Un articolo sempre valido, proposte da mettere a punto dopo le ferie

10, 100, 1000 Cortina (Europa, 25 gennaio 2012 di Luca Di Bartolomei, Marco Laudonio)

Ottanta ispettori dell’Agenzia delle Entrate mandati in missione a Cortina, tra San Silvestro e i primi giorni del 2012, hanno destato enorme scalpore e reazioni veramente feroci nel Pdl. Che stavolta ha preso una cantonata perché la maggior parte della nostra opinione pubblica e della rete ha guardato a quel blitz come ad una rivincita – dimostrando così, vivaddio, una netta inversione di tendenza rispetto al passato: non invettive ma lodi alla Finanza e parodie dei cinepanettoni ormai in crisi nelle battute e nella nostra cultura. Ducentoquaranta ispettori in visita a Roma la scorsa settimana non hanno provocato le stesse reazioni politiche, seppur di fronte a dati simili, conditi dall’irriverenza capitolina che ha portato i commercianti a dire di non aver potuto battere lo scontrino perché i clienti erano velocissimi ad andar via...Ricordate Berlusconi che sosteneva che con più di un terzo dei guadagni in mano allo stato non era immorale evadere, oppure quando si diceva contento di andare a trovare la Guardia di Finanza mentre non avrebbe potuto dire altrettanto per una loro visita? Bene, deve diventare solo un ricordo e difatti è bello che ora l’indignazione sia verso gli evasori: siamo in un momento storico in cui lo stato così rappresenta tutte le persone che vivono onestamente, fanno il loro dovere e proprio perché considerano immorale evadere finiscono per pagare tasse troppo alte.Lo stato fa con un’operazione straordinaria la cosa più normale: colpisce la minoranza numericamente ed economicamente consistente e grassa di evasori.La stoccata messa a segno dai finanzieri nella perla delle Dolomiti ci ha soprattutto lasciato due dati significativi: a) che solo il 25% delle auto di lusso controllate sono risultate in “regola” incrociando i dati di reddito delle persone fisiche o giuridiche cui erano intestate (se ne deduce che controlli mirati al Pubblico registro automobilistico farebbero emergere una vera miniera); b) che solo 35 esercizi commerciali sui mille censiti a Cortina sono stati interessati dai controlli dell’agenzia. I successivi controlli a Portofino hanno visto calare fino al 10%, per il semplice effetto deterrente, il numero di locali che non rilasciavano ricevuta fiscale.L’impegno deve essere continuo, ce lo dice il dato romano: nelle zone commerciali su 405 controlli 190 hanno rivelato violazioni, mentre è stato sequestrato mezzo milione di merci contraffatte. Una serie di dati degni, secondo noi, di alcune considerazioni ulteriori: in molti, pensiamo soprattutto ad esponenti di centrodestra, hanno parlato di «operazione mediatica» e di «verifica punitiva per la cittadina ampezzana». Il pittoresco sindaco Franceschi è arrivato ad esclamare in diretta tv: «Gli abitanti e i turisti di Cortina sono offesi, adiremo le vie legali per il danno di immagine». A nostro modesto parere quello che appare leggendo i dati brevemente riportati è esattamente il contrario: ossia che a Cortina gli esercenti meritevoli di particolari attenzioni dell’agenzia sono una percentuale assai bassa, del solo 35 per mille. Da questa constatazione ci permettiamo una semplice proposta: istituiamo a livello nazionale con l’aiuto delle associazioni di categoria, dell’Agenzia delle entrate e della Finanza, il registro della città turistiche “fisco friendly”. Dalle bandiere blu passiamo agli scontrini blu, facciamo la classifica con chi sale e chi scende, garantiamo la loro diffusione da parte degli enti di promozione turistica, così da innescare una concorrenza virtuosa.Le città e lo stato sono comunità, più grandi della famiglia e con legami più flebili, sta anche a noi rafforzare il patto. Impegniamoci a soggiornare nelle città che ottengono lo scontrino blu, facciamolo sapere, e rifiutiamo di comprare prodotti falsi. Costano meno, ma sono fatti senza rispettare la natura e la tutela dei diritti, fanno arricchire chi sfrutta gli immigrati e ricicla i soldi delle mafie. È una battaglia che riguarda la finanza pubblica come i nostri valori.Non dobbiamo essere nemici della ricchezza ma della povertà: senza esibirla, di certo, la ricchezza non è qualcosa di cui vergognarsi, anzi, spesso una condizione di benessere è il naturale approdo di anni di lavoro, di studio o di un’eccellenza coltivata nel tempo. Diverso è far soldi speculando e fregando la collettività per poi usufruire dei servizi garantiti da chi paga, specie i lavoratori dipendenti.Allora ben vengano i blitz. Dieci, cento, mille Cortina, senza esitazioni: perché più persone pagano le tasse, meno paga ogni persona.

Lo scontrino blu
Condividi pagina
Repost0
Per essere informato degli ultimi articoli, iscriviti: